Piena di speranza Giulia non ha badato al lockdown (blocco e clausura individuale e sociale) continuando a lavorare e studiare senza rimandare la sua specializzazione ha voluto mettersi in gioco fino alla fine vincendo su tutto pronta al salto di qualità nella ricerca (sociale e sull'infanzia) e nel mondo del lavoro (diplomazia e dottrina) perché il sacrificio e la passione nello studio e soprattutto nella vita pagano sempre con gli interessi nella gratitudine degli altri ben oltre la crisi economica e il cambiamento d'epoca al tempo del virus si può maturare di più.
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Intervista con GIULIA BOTTEGHI Neolaureata LUISS Roma