'Trascrivere l'anima su un foglio'. Un processo lungo e delicato che Fabrizio Mittiga ha compiuto attraverso la poesia, in oltre 50 anni. Molte rime le ha scritte in adolescenza e le ha sempre conservate, tra fogli e quaderni. Ci sono poesie musicali, nate dall’ascolto di musica classica: una serie di sensazioni e immagini in metrica. Anche per questo la raccolta si chiama “Melodie dell'anima”. Da sempre Mittiga ha trovato rifugio nelle note di compositori di spessore e nelle letture di filosofia e letteratura, come ha raccontato durante la presentazione del suo libro, nell'ambito dell'iniziativa “Angolo dei racconti” dell'Associazione Parkinson, di cui è socio.
Nel volume si attraversano sei percorsi poetici che rappresentano sei argomenti o capitoli, a partire dall'”Identità”. "I temi erano moltissimi, ma ho dovuto raggrupparli in 6 argomenti - spiega Mittiga -, tra cui l'amore, gli stati morali e i politici". C'è una poi una poesia in particolare, scritta in adolescenza, a cui Mittiga è particolarmente affezionato: "Si tratta di 'Simpatia', che racconta gli stati d'animo di un'amicizia tra uomo e donna".
Nel video l'intervista a Fabrizio Mittiga