Nell’ambito del ‘Mese Dantesco’ promosso dalla Società Dante Alighieri San Marino, non poteva mancare l’appuntamento con il prof. Maurizio Gobbi, che nel corso delle edizioni precedenti ci ha permesso di attraversare Canti e Gironi danteschi con grande disinvoltura, grazia alla sua innata comunicatività unita al piacere di esibirsi di fronte a pubblici attenti. Come in effetti è sempre accaduto.
Da ‘pifferaio magico’ è riuscito ad attrarre a sé schiere di giovani, alcuni dei quali hanno condiviso con lui la scena, altri hanno affollato il Teatro.
Insomma, l’attesa per una performance altrettanto efficace anche in questa quinta edizione c’è e il tema scelto può anticiparla. Quando sono i miti a ispirare l’azione, questa sarà sicuramente affascinante, accattivante, seducente, oltre che misteriosa,
Infatti da sempre l’uomo si è caratterizzato per un profondo desiderio di conoscenza e di sfida nei confronti dell’ignoto e Il personaggio letterario che più di ogni altro ha incarnato questo desiderio è certamente Ulisse che dalla passione di conoscere, come ci dice Dante, ha trascurato tutti i sentimenti più cari: l’amore filiale, quello paterno e addirittura il legame coniugale.
La massima aspirazione dell’Ulisse dantesco non è quella del ritorno a casa, bensì quella di seguire nuovi orizzonti, anche a costo di mettere a repentaglio la propria vita e quella dei compagni. Ciò che gli preme maggiormente è il desiderio di distinguersi dalla condizione brutale e di ricercare virtute e conoscenza al fine di affermare la propria essenza umana attraverso l’unico comportamento virtuoso: quello della ricerca ad oltranza.
Quella di Ulisse pertanto è la sfida di chi antepone la dimensione umana alla visione trascendente, è l’eterna lotta tra homo laicus ed homo religiosus.
Nel corso dell’Otto-Novecento il mito di Ulisse verrà reinterpretato in varie maniere da molti scrittori ed è di queste letture che si intende trattare nella presente conversazione.
Questi i prossimi appuntamenti:
1. “Vagamente Dante”,Studio di un passato nobile per un futuro improbabile’ – Lunedì 28 marzo ore 21,Teatro Titano – Ex allievi Elio Balestrieri e Luca Guiducci con Maria Sole Brusa
2. “Viaggio a Beatrice” – Giovedì 7 aprile ore 21, Teatro Titanp – Relatrice Prof.ssa Meris Monti
Da ‘pifferaio magico’ è riuscito ad attrarre a sé schiere di giovani, alcuni dei quali hanno condiviso con lui la scena, altri hanno affollato il Teatro.
Insomma, l’attesa per una performance altrettanto efficace anche in questa quinta edizione c’è e il tema scelto può anticiparla. Quando sono i miti a ispirare l’azione, questa sarà sicuramente affascinante, accattivante, seducente, oltre che misteriosa,
Infatti da sempre l’uomo si è caratterizzato per un profondo desiderio di conoscenza e di sfida nei confronti dell’ignoto e Il personaggio letterario che più di ogni altro ha incarnato questo desiderio è certamente Ulisse che dalla passione di conoscere, come ci dice Dante, ha trascurato tutti i sentimenti più cari: l’amore filiale, quello paterno e addirittura il legame coniugale.
La massima aspirazione dell’Ulisse dantesco non è quella del ritorno a casa, bensì quella di seguire nuovi orizzonti, anche a costo di mettere a repentaglio la propria vita e quella dei compagni. Ciò che gli preme maggiormente è il desiderio di distinguersi dalla condizione brutale e di ricercare virtute e conoscenza al fine di affermare la propria essenza umana attraverso l’unico comportamento virtuoso: quello della ricerca ad oltranza.
Quella di Ulisse pertanto è la sfida di chi antepone la dimensione umana alla visione trascendente, è l’eterna lotta tra homo laicus ed homo religiosus.
Nel corso dell’Otto-Novecento il mito di Ulisse verrà reinterpretato in varie maniere da molti scrittori ed è di queste letture che si intende trattare nella presente conversazione.
Questi i prossimi appuntamenti:
1. “Vagamente Dante”,Studio di un passato nobile per un futuro improbabile’ – Lunedì 28 marzo ore 21,Teatro Titano – Ex allievi Elio Balestrieri e Luca Guiducci con Maria Sole Brusa
2. “Viaggio a Beatrice” – Giovedì 7 aprile ore 21, Teatro Titanp – Relatrice Prof.ssa Meris Monti
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