La “pasionaria in abito bianco” (Pippa Bacca nipote di Piero Manzoni autore della “Merda d'artista) che in autostop per la Festa della Donna nel 2008 da Milano andava verso “l'ombelico del mondo” in Israele (altre 24 artiste-spose avrebbero fatto lo stesso in altrettanti scenari di guerra). Dopo 23 giorni di cammino e passaggi (la sua bella avventura artistica e umana subisce un violento stop) arrivata alle porte di Istanbul viene stuprata e uccisa dal signor MURAT KARATAS (condannato dalla cassazione turca in via definitiva a 30 anni) conducente dell'auto che la porta alla morte (per un passaggio sbagliato scompare). La collega Sivia Moro dirà: “eravamo in disaccordo sul fatto di scegliere se prendere il passaggio o lasciare il tutto alla performance del Road movie. Io ho scelto diversamente e sono viva”. Il regista livornese non giudica e lascia lo spettatore libero di pensare... ma a fine lungometraggio tutti saremo un po' innamorati di PIPPA.
fz