“Neorealismo contemporaneo” secondo certa critica nostrana (esclusivamente partenopeo - per noi): un viaggio del veterano della Seconda Guerra mondiale, Dean Barry (J. Franco), dall'Oceano del New Jersey in Campania (soprattutto ai Quartieri spagnoli) alla ricerca del figlio perduto... concepito durante la liberazione di Napoli e mai conosciuto. Una lettera ritrovata in America dopo 25 anni avvicina un padre naturale al figlio cresciuto e iniziato alla malavita da un boss locale. Cosa lega inaspettatamente due vite piene di solitudine così strettamente tra loro tanto da fuggire al destino per ricominciare?: Cosa!? La guerra, la malinconia, il bisogno di una casa, insieme, per scaldare il cuore (comunque ferito). Due povertà che si specchiano nel mendicare amore a vicenda. Gli anni Settanta si prestano particolarmente a ricostruire la decadenza della storia 'de-composta' sin dagli inizi negli States. La possibilità di redenzione viene offerta ad ambedue i protagonisti. Il cambiamento possibile passa anche da un diverso approccio spirituale che fa parte della cura di ogni male, di vivere.