"Muri, confini e limiti" al centro della tavola rotonda della Notte Bianca dell'Università. Si è parlato di Unione Europea, di politica estera, delle elezioni americane, del ruolo della Russia e della Cina nella dibattito che ha messo insieme il Direttore del Dipartimento di Studi Storici Luciano Canfora, il giornalista e analista Giulietto Chiesa ed il politologo Angelo Panebianco, moderati dal direttore di Rtv Carlo Romeo. Si parte dal Muro di Berlino per arrivare al processo di ricostruzione delle barriere dei nostri tempi.
"C'è una mezzaluna di paesi che non ha completato il processo di denazificazione - ha detto Chiesa - un arco che separa l'Europa dalla Russia e che passa per Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia Ucraina e Georgia. Ecco un nuovo muro nero nel cuore del vecchio continente". E anche Canfora sull' estremismo nostalgico di destra dell'area baltica commenta che: "è un processo che attende ancora il suo storico ed in Germania ha avuto tempi lunghissimi".
"Con il Muro di Berlino è caduto un precario ordine internazionale, una sorta di "liberi tutti" che però ha evitato la guerra" ha sottolineato Panebianco.
Molto si è ragionato sul ruolo dell'Occidente e degli Stati Uniti partendo dallo stato dell'Unione Europea. "Usciamo dalla minore età e diamo a questa unione un senso, un obiettivo ed una missione storica con una poltica estera pacifista - ha spiegato Canfora -. La sudditanza spontanea e autolesionistica agli Stati Uniti e ai suoi tentativi di includere l'Ucraina nella Nato non solo danneggia gli europei, ma danneggia la causa della pace nel mondo".
"La politica di potenza lo praticano tutti, non c'è solo l'imperialismo delle potenze liberal occidentali. Dopo 5 secoli di predominio occidentale siamo alla battuta finale" ha concluso Panebianco.
Valentina Antonioli
"C'è una mezzaluna di paesi che non ha completato il processo di denazificazione - ha detto Chiesa - un arco che separa l'Europa dalla Russia e che passa per Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia Ucraina e Georgia. Ecco un nuovo muro nero nel cuore del vecchio continente". E anche Canfora sull' estremismo nostalgico di destra dell'area baltica commenta che: "è un processo che attende ancora il suo storico ed in Germania ha avuto tempi lunghissimi".
"Con il Muro di Berlino è caduto un precario ordine internazionale, una sorta di "liberi tutti" che però ha evitato la guerra" ha sottolineato Panebianco.
Molto si è ragionato sul ruolo dell'Occidente e degli Stati Uniti partendo dallo stato dell'Unione Europea. "Usciamo dalla minore età e diamo a questa unione un senso, un obiettivo ed una missione storica con una poltica estera pacifista - ha spiegato Canfora -. La sudditanza spontanea e autolesionistica agli Stati Uniti e ai suoi tentativi di includere l'Ucraina nella Nato non solo danneggia gli europei, ma danneggia la causa della pace nel mondo".
"La politica di potenza lo praticano tutti, non c'è solo l'imperialismo delle potenze liberal occidentali. Dopo 5 secoli di predominio occidentale siamo alla battuta finale" ha concluso Panebianco.
Valentina Antonioli
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