Un quintetto, composto da basso, contrabbasso, sax, piano e fisarmonica, con musicisti autoctoni e di Novafeltria, ha scaldato gli animi sulle note di un jazz passionale, con pezzi originali scritti da loro; Frida, dedicato ad un amore finito, era una sinuosa ballata jazz sulla falsariga di un tango con fisarmonica protagonista: l’atmosfera evocava Gato Barbieri che suona Last Tango in Paris. Non solo atmosfere romantiche hanno affascinato il pubblico: improvvisazioni e combinazioni di suoni forti, armonici, con il sax potente e pieno di ritmo, ed un piano veloce e vibrante. Il pubblico ha risposto con lunghi applausi, chiedendo più bis; ma il jazz è questo. Tutto. Citando il pianista del famoso film di Tornatore: “Se non sai cos’è, allora è jazz.”
Elisabetta Lorenzini
Elisabetta Lorenzini
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