Un folto pubblico composto di insegnanti, professionisti, soci e amici della Dante Alighieri, appassionati della Divina Commedia, ma anche di numerosi studenti del Liceo Statale, ha partecipato alla 2° serata del Mese Dantesco, tenuta dal Prof. Maurizio Gobbi sul tema “Il mito di Ulisse da Dante a Primo Levi”. Il Prof. Gobbi, per la quarta volta relatore della Divina Commedia, con la sua consueta e accattivante dialettica ha svolto una magistrale lezione sull’affascinante tema di Ulisse. Così, mentre la prima parte della conferenza è stata caratterizzata da un preciso e dettagliato commento con ampie spiegazioni del 26° Canto dell’Inferno,ed in particolare dei versi “ fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza,” nella seconda il Prof. ha coinvolto il pubblico in un interessante quanto articolato excursus letterario fra importanti autori dell’Otto-Novecento che hanno in vari modi reinterpretato l’affascinante mito di Ulisse: letture di brani tratti da opere di Foscolo e D’Annunzio, di Pascoli, Gozzano, Saba,di Joyce, per giungere a “ Se questo è un uomo “ di Primo Levi.Con la recitazione dell’intero Canto dell’Inferno, si è conclusa la seconda serata del Mese Dantesco.
Ora il proscenio agli ex allievi, per una performance molto interessante.
“Vagamente Dante è un happening – spiega Elio Balestrieri - Qualsiasi cosa questo significhi.
Coglie spunti di riflessione da un passato nobile, incarnato in Dante, Pasolini, Calvino, De Cespedes, Schnitzler. E il futuro improbabile, mi chiederete voi? È l’aggettivo più consono a quello che ci spetta tra rivolte, stragi, crisi economiche e politici difficilmente processabili”.
Ora il proscenio agli ex allievi, per una performance molto interessante.
“Vagamente Dante è un happening – spiega Elio Balestrieri - Qualsiasi cosa questo significhi.
Coglie spunti di riflessione da un passato nobile, incarnato in Dante, Pasolini, Calvino, De Cespedes, Schnitzler. E il futuro improbabile, mi chiederete voi? È l’aggettivo più consono a quello che ci spetta tra rivolte, stragi, crisi economiche e politici difficilmente processabili”.
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