Un Verdi maturo all'apice della fama prova, da genio della musica quale era, a rinnovarsi sperimentando libretto (di Francesco Maria Pieve e Arrigo Boito) e partitura in 3 atti del SIMON BOCCANEGRA capolavoro del melodramma italiano. La vicenda umana e politica di Boccanegra, doge di Genova, che conosce il successo politico nel momento in cui viene a scoprire la morte della donna che ama, è in realtà un dramma della solitudine: “Quella di un uomo, un corsaro, per il quale il mare era tutta la vita e che voleva solo navigare libero. Ma, suo malgrado, si ritrova doge. Acclamato dal popolo, ma solo a piangere, a gridare pace mentre i genovesi sono accecati dall’odio e si scagliano uno contro l’altro” - scrive Mariotti.
fz