Il tragico Moro di Venezia (“io sono ciò che sono”, in equilibrio tra bene e male non senza pietas) per la traduzione drammaturgica di Letizia Russo con la regia di Baracco che ha fatto il cast vedendo Iago in Federica Fracassi e Ilaria Genatiempo nei panni di Otello. Desdemona (che nel teatro elisabettiano era comunque impersonata da un attore) veste Cristiana Tramparulo nel triangolo della destrutturazione del sé. 3 donne recitando sconvolgono la figura maschile (padre, amante, figlio). Uno squarcio sulle contraddizioni dell'umano che si liberano mediante la parola fino a ridurre la persona al silenzio... Le attrici introducono lo spettacolo dicendo: “ che i nostri corpi femminili (inaspettati per questi ruoli) vi puliscano gli occhi per accompagnarvi nel vostro stesso abisso”.