Favola nera fatta di “FAVOLACCE” (filastrocche e parolacce tra Rodari e Stephen King) di periferia “borgatara”, in mezzo al proletariato a fianco della piccola borghesia: storico popolino minuto romano. Famiglie “a schiera” in agglomerato suburbano a mo' di polveriera pronta ad esplodere. C'è un po' di Pasolini dentro al film oltre a Todd Solondz (regista cult americano) insieme nell'opera sul male di vivere. Prossimità e vicinanza solidale nel corso de l tempo vanno in cortocircuito... anche i compagni di scuola e di giochi non si mano più... L'inferno non divampa: implode nella palude bonifica sul cemento marino del litorale. Uno spaccato alla romana che tanto piace all'estero perché sa portare un messaggio di speranza nonostante tutto. I fratelli Damiano e Fabio D'Innocenzo in nome del popolo romano sono una delle cose più belle capitate al cinema italiano.
fz