Una spettacolare traversata su un cavo d'acciaio che unirà i castelli di Penna e di Billi, distanti circa 250 metri, ad un'altezza che raggiungerà nel suo punto massimo 90 metri. E' la prova record del funambolo Andrea Loreni, una laurea in filosofia e una decennale esperienza come artista di strada, per festeggiare il quindicesimo anno del Festival 'Artisti in Piazza', dal 1 al 5 giugno a Pennabilli, in Emilia Romagna. "Il vuoto mi spaventa ma un cavo nel cielo è quasi un posto sicuro dove appoggiare i piedi..." ha scritto Loreni sul sito www.camminarenelcielo.wordpress.com dove sta descrivendo in tempo reale la costruzione della traversata che si svolgerà sabato 4 giugno alle 17.00. "Attraversiamo tutto il paese con un cavo . E' un po' il simbolo dell'unione dei due Castelli che sono stati in guerra per tanto tempo e anche un modo per festeggiare l'Unità d'Italia" dice all'ANSA il direttore artistico del Festival, Enrico Partisani. Saranno oltre 50 le compagnie internazionali, provenienti fra l'altro da Mongolia, Groenlandia e Canada, più di 200 gli artisti di strada e oltre 100 gli spettacoli ogni giorno, che animerannno le corti, le piazze e le strade della medievale Pennabilli, nella regione storica del Montefeltro, patria elettiva del Maestro Tonino Guerra. "Nato come uno scherzo, 'Artisti in Piazza' è diventato un evento internazionale con anteprime e artisti da tutto il mondo in un paese trasformato dallo spettacolo e dall'arte" spiega Partisani. Insieme a Buskers Festival di Ferrara e Mercantia di Certaldo, quello di Pennabilli è riconosciuto dagli addetti ai lavori come uno dei tre principali festival dell'Arte di Strada in Italia. "Ogni anno - continua - arrivano una cinquantina di compagnie, quasi sempre nuove, che spesso vengono ospitate in ville e case, perché gli alberghi non sono tanti, messe a disposizione dai proprietari che non vivono più qui. Per il 40% le compagnie sono italiane, per il 60% straniere". Fra le anteprime di quest'anno: i Gnu Quartet con il loro nuovo disco, la compagnia dei Trukitrek di teatro di figura, con il loro ultimo lavoro 'Isla Mosquito' e fra gli ospiti di prestigio l'attrice inglese Natalia Tena, cantante e fisarmonicista del gruppo Molotof Jukebox, famosa come Ninfadora, una delle maghette di Harry Potter. Ventidue le location, spiega Partisani, nelle strade e piazze della città e all'interno dei luoghi dell'anima creati da Tonino Guerra fra cui l'Orto dei frutti dimenticati e due circhi con al primo posto El Grito. "Proponiamo un mix fra musica, teatro, circo e altre piccole chicche e collaboriamo con tanti festival internazionali come il Bath Fringe in Inghilterra e il Buskers Festival di Berna con cui siamo gemellati". Niente meeting per gli operatori in questa edizione. "Un po' abbiamo sentito la crisi economica ma abbiamo sempre avuto pochi finanziamenti. Il contributo del Mibac, della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Rimini e del Comune di Pennabilli, incide sul 4-5% del budget che si aggira sui 300 mila euro. Il resto viene dalle biglietterie. Gli adulti pagano 10 euro per 100 spettacoli e i bambini non pagano fino a 14 anni. Stiamo in piedi con i contributi del pubblico". E ora va meglio, spiega il direttore artistico: "fino al 2009 eravamo nelle Marche, poi con un referendum siamo passati all'Emilia Romagna. Stavamo bene anche prima però ci arrivavano gli spiccioli (1% di contributi). Ora arrivano anche i contributi per il turismo. Nelle migliori edizioni stacchiamo 15 mila biglietti in una giornata e muoviamo 50-60 mila persone, molte vengono da fuori e stanno in alberghi nel raggio di 12-15 chilometri o in camper" conclude il direttore artistico del festival al quale lavora uno staff di circa 300 persone.
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