C'è anche San Marino nella mostra sul ruolo della diplomazia di fronte alla persecuzione ebraica, inaugurata alla Casina dei Vallati, e che resterà aperta fino a luglio.
“Solo il dovere, oltre il dovere”, storie di diplomazia coraggiosa raccontate nella mostra aperta nel ghetto ebraico di Roma, nella Giornata della Memoria, e che vede in esposizione anche importanti documenti ritrovati nella Repubblica di San Marino.
Come reagì la diplomazia italiana di fronte alla tragedia che colpì gli ebrei? La risposta è stata trovata nell'archivio storico diplomatico del ministero degli Esteri, quasi totalmente inedito.
Grazie al lavoro dell'Ambasciata di San Marino, oggi presente con Daniela Rotondaro, e dell'Università sammarinese, sono state ritrovate le prove della protezione data a Giancarlo Bonfiglioli e alla sua famiglia: un documento della Gendarmeria attesta che dimorò nel collegio Belluzzi proprio come rifugiato e perseguitato razziale, nonostante fosse già in vigore, dal 1942, la legge in difesa della razza.
Storie di diplomatici coraggiosi, che salvarono vite, come quelle degli ebrei di Rodi, la comunità di Sami Modiano, uno degli ultimi sopravvissuti, che dal 2005 ha rotto il suo silenzio su quello che visse nei campi di sterminio.
Francesca Biliotti
Nel video le interviste a Marcello Pezzetti curatore mostra; Mario Venezia presidente Fondazione Museo della Shoah; Sami Modiano sopravvissuto
“Solo il dovere, oltre il dovere”, storie di diplomazia coraggiosa raccontate nella mostra aperta nel ghetto ebraico di Roma, nella Giornata della Memoria, e che vede in esposizione anche importanti documenti ritrovati nella Repubblica di San Marino.
Come reagì la diplomazia italiana di fronte alla tragedia che colpì gli ebrei? La risposta è stata trovata nell'archivio storico diplomatico del ministero degli Esteri, quasi totalmente inedito.
Grazie al lavoro dell'Ambasciata di San Marino, oggi presente con Daniela Rotondaro, e dell'Università sammarinese, sono state ritrovate le prove della protezione data a Giancarlo Bonfiglioli e alla sua famiglia: un documento della Gendarmeria attesta che dimorò nel collegio Belluzzi proprio come rifugiato e perseguitato razziale, nonostante fosse già in vigore, dal 1942, la legge in difesa della razza.
Storie di diplomatici coraggiosi, che salvarono vite, come quelle degli ebrei di Rodi, la comunità di Sami Modiano, uno degli ultimi sopravvissuti, che dal 2005 ha rotto il suo silenzio su quello che visse nei campi di sterminio.
Francesca Biliotti
Nel video le interviste a Marcello Pezzetti curatore mostra; Mario Venezia presidente Fondazione Museo della Shoah; Sami Modiano sopravvissuto
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