La Divina Commedia è stata ed è un’ illuminazione culturale in grado di agire profondamente sull’immaginario collettivo. Tante le edizioni nel corso dei secoli e anche la Biblioteca Oliveriana di Pesaro, istituto culturale tra i più importanti dell' Italia centrale, ha recuperato dal suo patrimonio manoscritti, incunaboli, cinquecentine e altri libri antichi contenenti opere e commenti danteschi. La mostra, nata in occasione dei 750 dalla nascita del poeta, è collegata anche a un ciclo di lezioni su "La Vita Nuova" con la professoressa Claudia Rondolini. Il frontespizio del volume "Dante con l'espositioni di Christoforo Landini et d' Alessandro Vellutello" è stato selezionato come locandina: questa edizone è famosa per essere stata censurata nel seicento e soprannominata del "Gran Naso". A proposito della potente iconicità dell'opera c'è l'Atlante dantesco con immagini rivoluzionarie e poi c'è un prototipo di Divina Commedia tascabile, il primo dei libelli portatiles edito dall'umanista del 500 Aldo Manuzio. Nel video l'intervista a Brunella Paolini, curatrice mostra "Dante in Oliveriana".
Valentina Antonioli
Valentina Antonioli
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