La festa del Santo Fondatore Marino secondo gli usi e la tradizione ratificati per legge risale al 3 settembre 301 dell’era volgare. Quest’anno si festeggiano i 1711 anni delle origini. Riti religiosi e civili si consumano solennemente nel giorno del Patrono e Fondatore a partire dalla mattinata intersecandosi, giustamente, come avviene da secoli. Vita religiosa e statuale si compenetrano nel paese che porta il nome di un santo come segno della sua laicità: da un Santo a uno Stato lasciando liberi i sammarinesi di professare la loro cittadinanza civile e politica. Si apre solennemente dalla Pieve del Santo quasi ad abbracciare idealmente la gente verso la piazza Domus Plebis: casa del popolo umile e laborioso davanti al Protettore. Breve processione introitale con la reliquia del Patrono e solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo davanti ai Reggenti accompagnati dai rappresentanti dei Corpi Uniformati dello Stato: Guardia Nobile in testa. Processione con la teca, passaggio in Piazza della Libertà e invocazione benedicente, davanti a Palazzo. Banda e parata militari fanno da corollario ai festeggiamenti pomeridiani con il Palio delle Balestre Grandi in piena tradizione medioevale. Prima la preghiera solenne e una benedizione speciale dei balestrieri in basilica alle 15 seguita dal bacio della reliquia; poi si scende in Cava per i giochi dalle 15.30 in poi. Tombola popolare e spettacolo finale, la sera, con Giovanni Allevi.
f.z.
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