Marco Goldin non nasconde la sua, legittima, soddisfazione. La ragazza con l?orecchino di perla, esposizione aperta a Palazzo Fava a Bologna, ha immediatamente raccolto il testimone da Verona in testa alle classifiche delle mostre italiane più visitate.
Per molte settimane, al vertice di queste classifiche si era stabilmente collocata la mostra veronese ?Verso Monet?, da lui ugualmente curata, e dedicata alla storia del paesaggio dal Seicento al principio del Novecento, mostra che il 22 febbraio riaprirà i battenti in Basilica Palladiana a Vicenza e che, anche in questa sede, prefigura numeri da record. Chiusa la tappa veronese alla Gran Guardia, il vertice in classifica è stato immediatamente occupato dalla mostra bolognese sul capolavoro assoluto di Vermeer, accompagnato da altri 36 straordinari dipinti della Golden Age olandese. Un successo che Goldin e Linea d?ombra naturalmente condividono con i promotori: Fondazione Carisbo, Genus Bononiae-Museo nella Città e il suo presidente Fabio Roversi-Monaco che ha fortemente voluto questa iniziativa, Intesa Sanpaolo e con il Gruppo Segafredo Zanetti, main sponsor della mostra.
Nei primi nove giorni di apertura, la Ragazza con l?orecchino di perla ha richiamato a Palazzo Fava 28.868 visitatori, con una media superiore a 3200 ammiratori al giorno, con punte superiori a 4 mila il sabato e la domenica. Numeri incredibili data la dimensione della sede espositiva, famosa come si sa anche per gli affreschi dei Carracci.
E ?ammiratori? è il termine esatto, vista l?emozione che tutti provano davanti alla Ragazza, al punto che si sono registrati persino alcuni episodi di malessere e svenimento. Vera e propria sindrome di Stendhal davanti a Vermeer.
Per molte settimane, al vertice di queste classifiche si era stabilmente collocata la mostra veronese ?Verso Monet?, da lui ugualmente curata, e dedicata alla storia del paesaggio dal Seicento al principio del Novecento, mostra che il 22 febbraio riaprirà i battenti in Basilica Palladiana a Vicenza e che, anche in questa sede, prefigura numeri da record. Chiusa la tappa veronese alla Gran Guardia, il vertice in classifica è stato immediatamente occupato dalla mostra bolognese sul capolavoro assoluto di Vermeer, accompagnato da altri 36 straordinari dipinti della Golden Age olandese. Un successo che Goldin e Linea d?ombra naturalmente condividono con i promotori: Fondazione Carisbo, Genus Bononiae-Museo nella Città e il suo presidente Fabio Roversi-Monaco che ha fortemente voluto questa iniziativa, Intesa Sanpaolo e con il Gruppo Segafredo Zanetti, main sponsor della mostra.
Nei primi nove giorni di apertura, la Ragazza con l?orecchino di perla ha richiamato a Palazzo Fava 28.868 visitatori, con una media superiore a 3200 ammiratori al giorno, con punte superiori a 4 mila il sabato e la domenica. Numeri incredibili data la dimensione della sede espositiva, famosa come si sa anche per gli affreschi dei Carracci.
E ?ammiratori? è il termine esatto, vista l?emozione che tutti provano davanti alla Ragazza, al punto che si sono registrati persino alcuni episodi di malessere e svenimento. Vera e propria sindrome di Stendhal davanti a Vermeer.
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