Spazio alla musica strumentale ispirata al bel canto italiano dell'800. Epoca in cui anche i musicisti cambiano il loro modo di porsi, componendo non più su commissione di nobili e aristocratici ma come liberi professionisti dando sfogo al loro estro creativo, fruibile anche dai ceti borghesi. Marco Battaglia alla chitarra e Fabio Ceccarelli al flauto, attraverso il suono di strumento originali dell'800, hanno trasportato il pubblico all'interno di un cenacolo di artisti come - succedeva all'epoca – proponendo due celebri cavatine dal “Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini nella trascrizione di Ferdinando Carulli e Jean-Louis Tulou, celebri musicisti del tempo.
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