“Des Hommes et des dieux” il titolo originale non c’entra gran che con la mala traduzione: “Uomini di Dio”. Il riferimento è nel Libro dei Salmi: degli uomini e degli dei 82, 6-7; voi siete dei, idoli per ironia, giudici che si credono simili all’Altissimo. “Morirete come ogni uomo e cadrete come tutti i potenti”. Salmo citato da Giovanni evangelista suona come un grido di Speranza verso Dio giusto anche in terra. Il film è basato sull’omicidio di sette monaci cistercensi in Algeria assassinati dentro al monastero nel 1996 da estremisti, facinorosi terroristi, schierati addirittura contro la popolazione locale che viveva in armonia con la comunità cattolica di stretta osservanza monastica. Incassi (40 milioni di dollari nel mondo e 3 milioni di euro in Francia), riconoscimenti (Grand Prix speciale della Giuria a Cannes) per una storia sull’amore di Dio e soprattutto fra gli uomini, nonostante gli idoli: messaggio attualissimo anche quando ad essere contro i testimoni di fede (martiri) in oriente (a volte anche in occidente) sono i politici (potenti di oggi e d’allora).
f.z.
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