Lunedì in Commissione affari costituzionali ultimo passaggio per la legge quadro sull'istruzione universitaria. Parole d'ordine autonomia e internazionalizzazione.
La prima esigenza della legge è affermare il principio di autonomia dell'Università, poi adattare la normativa al continuo cambiamento. La nuova struttura di governance prevede un Consiglio dell'Università investito dei più alti poteri decisionali; il Senato Accademico che contribuisce a determinare gli obiettivi strategici; il Rettore, col ruolo di garante. Introdotta anche la nuova figura di direttore generale, vertice dell'apparato tecnico amministrativo, anello di congiunzione tra organi di governo e struttura amministrativa. Grande spazio all'internazionalizzazione, aderendo cioè al processo di integrazione dei sistemi di alta formazione promossi dal Consiglio d'Europa, come la convenzione sul riconoscimento dei titoli di studio di istruzione superiore elaborata a Lisbona nel '97, cui è seguito il Processo di Bologna, finalizzato alla costituzione di uno spazio europeo per l'istruzione superiore, per far ottenere visibilità internazionale all'Ateneo sammarinese. Tra gli organi consultivi previsti, una consulta degli studenti, del personale tecnico-amministrativo e dei ricercatori. Infine il Rettore, qualche indicazione in più arriverà, in Commissione, dal segretario all'Istruzione Morganti: in lizza 6/7 nomi, tra cui il filologo Luciano Canfora, l'economista Stefano Zamagni ma anche Nicola Bellini, della scuola superiore Sant'Anna di Pisa.
F.B.
La prima esigenza della legge è affermare il principio di autonomia dell'Università, poi adattare la normativa al continuo cambiamento. La nuova struttura di governance prevede un Consiglio dell'Università investito dei più alti poteri decisionali; il Senato Accademico che contribuisce a determinare gli obiettivi strategici; il Rettore, col ruolo di garante. Introdotta anche la nuova figura di direttore generale, vertice dell'apparato tecnico amministrativo, anello di congiunzione tra organi di governo e struttura amministrativa. Grande spazio all'internazionalizzazione, aderendo cioè al processo di integrazione dei sistemi di alta formazione promossi dal Consiglio d'Europa, come la convenzione sul riconoscimento dei titoli di studio di istruzione superiore elaborata a Lisbona nel '97, cui è seguito il Processo di Bologna, finalizzato alla costituzione di uno spazio europeo per l'istruzione superiore, per far ottenere visibilità internazionale all'Ateneo sammarinese. Tra gli organi consultivi previsti, una consulta degli studenti, del personale tecnico-amministrativo e dei ricercatori. Infine il Rettore, qualche indicazione in più arriverà, in Commissione, dal segretario all'Istruzione Morganti: in lizza 6/7 nomi, tra cui il filologo Luciano Canfora, l'economista Stefano Zamagni ma anche Nicola Bellini, della scuola superiore Sant'Anna di Pisa.
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