L'incertezza sulla situazione sanitaria nei prossimi mesi ha costretto segreteria Istruzione e Scuola secondaria superiore a progettare un nuovo esame di Maturità. Nei giorni scorsi i maturandi, in attesa che sia licenziato il dispositivo normativo, sono stati informati sulle modalità.
Il tutto accompagnato da una lettera del Dirigente scolastico Giacomo Esposito (vedi allegato) che, innanzitutto, rende merito agli studenti per “la determinazione e la tenacia” con le quali hanno affrontato problemi e sacrifici inediti. Garantendo la disponibilità del personale scolastico ad ascoltarli e accompagnarli verso la prova finale, Esposito sottolinea che le decisioni sono state a lungo meditate per far sì che gli esami si potessero tenere “in tempo utile per progettare il vostro futuro” e al fine di valorizzare competenze e attitudini. Il preside anticipa l'impossibilità di includere le prove scritte nell'esame; sono tuttavia previste delle simulazioni che permetteranno agli studenti di prepararsi ad ogni scenario. “I buoni risultati ottenuti, uniti alla consapevolezza che è giunto il momento di mettervi completamente in gioco - scrive Esposito -, vi consentono di guardare sereni e fiduciosi alla prova che si profila all’orizzonte”.
Le classi quinte termineranno le lezioni il 5 giugno, mentre la sessione d'esame, che prevede un unico colloquio orale, in presenza, di circa 80 minuti, inizierà giovedì 17 giugno. I maturandi dovranno, prima, approfondire un loro elaborato scritto (già concordato con i docenti) inerente le discipline caratterizzanti, poi discutere un breve testo di letteratura italiana, infine analizzare il materiale, su varie discipline, scelto dalla commissione in base al programma svolto durante l'ultimo anno.
Nel servizio l'intervista al Dirigente scolastico, Giacomo Esposito