Chiave di questa iniziativa – nata dall'assertività dell'Associazione Studentesca – l'ascolto, la volontà di condividere. Per due giorni, in aula e all'esterno, le attività più disparate: dall'approfondimento scientifico, letterario e teatrale; a cineforum, corsi per deejay, sulla realizzazione di podcast. Mattinate suddivise in due turni; e libertà – per gli studenti – di iscriversi di volta in volta a uno degli innumerevoli laboratori disponibili. Filo rosso delle “attività elettive” la trasversalità, lo spontaneismo: gruppi di alunni eterogenei per età ed indirizzo; partecipazione anche di adulti a seconda dei temi. Ad esempio membri dell'Associazione stampa sportiva, per un laboratorio focalizzato su questa particolare categoria giornalistica. Fondamentali, ovviamente, l'accoglienza e la disponibilità del personale docente.
Elogiati, poi, dal Preside, il personale di Segreteria; le insegnanti distaccate al centro documentazione. Ma soprattutto Giacomo Esposito ha insistito sull'importanza del “ruolo proattivo e propositivo” dell'Associazione Studentesca; sono perfettamente consapevoli – ha sottolineato - “del loro ruolo a scuola e nella società”. Scuola superiore insomma aperta alle innovazioni; il dinamismo come punto di forza dell'offerta formativa. E i risultati sono tangibili, visto il trend delle iscrizioni.
Nel servizio le interviste a Pietro Terenzi (Presidente Associazione Studentesca) e Giacomo Esposito (Dirigente Scuola Superiore)