La stilista liquida è Iris van Herpen. La sua casa di moda 'espone' sperimentando forme in musei e gallerie: arte scultorea e figurativa originali che i parigini ospitano normalmente alle settimane della moda. Poetica potente che un'atleta, modella e performer, come Julie Gautier (e altre due nuotatrici-danzatrici) dedicano alle donne iraniane. Hanno saputo respirare e colorare sui tessuti fluidi, tenui e futuristici, come nella tecnica ad acquerello per la pittura. “CARTE BIANCHE” filma e firma abiti in una nuova dimensione anche cinematografica: la forza femminile delle sole donne (non più solo oggetto (feticcio pubblicitario) ma soggetto creativo ed estetico di bellezza. Forme che si fondono insieme attraverso la pelle in vestiti dipinti sempre più variopinti decrescono dalle profondità del liquido delle origini. Intrecci e fotogrammi in profili stilistici tipici di van Herpen sono un grido di libertà sulla questione femminile e i diritti delle donne in piena dittatura islamista. Lei, trasforma i riflessi di luce liquidi in costumi, tra vita e spettacolo. Le musiche di Miranda Vukasovic accompagnano il coraggio della denuncia nella moda, in casa o nelle piazze.