La Burla non è altro che il loro “negozio di giocattoli” da tenere aperto a tutti i costi come il tendone del circo. Gestori anziani e gambe stanche eppur si deve andare avanti nonostante i bassi incassi e i cambiamenti. Una storia semplice poetica sulla fragilità della vita. Tecniche e oggetti di scena (hula hoop, trapezio e bici acrobatica) servono a dimostrare che per amare non serve parlare. Basta la magia, il trucco e lo stupore, del gioco clownesca malinconico da ridere. La compagnia nata a Toulouse d'origine torinese, formatasi al Circo Flic, dopo un laboratorio aperto mette in scena l'anteprima per famiglie.
fz