Dopo 26 anni è una ferita ancora non rimarginata. Una delle tante storie di violenza e, in parte, di mistero che hanno segnato la storia del secondo '900 italiano. Quel 19 luglio 1992 in via D'Amelio morì il magistrato antimafia Paolo Borsellino, insieme a 5 agenti della scorta.
Istanti di terrore, di morte e di quell'odore acre nell'aria descritto ancora oggi da chi si trovava in quel luogo. Il sammarinese Marco Pollini aveva 30 anni nel 1992 ed era in Sicilia come reporter, per scattare foto in un campeggio antimafia. Oggi, dopo 26 anni, rende noti scatti in parte inediti di quei momenti.
Alcune di quelle immagini Pollini le inviò ad un'agenzia, ma non è in grado di dire se siano state pubblicate. Il fotografo fece circa 100 scatti a Palermo, in via D'Amelio arrivò con il rullino quasi finito e riuscì a immortalare diversi momenti. Quel ricordo potrebbe rivivere con un'esposizione, anche se Pollini non ha ancora pensato a questa eventualità.
Mauro Torresi
Nel servizio, l'intervista a Marco Pollini
Istanti di terrore, di morte e di quell'odore acre nell'aria descritto ancora oggi da chi si trovava in quel luogo. Il sammarinese Marco Pollini aveva 30 anni nel 1992 ed era in Sicilia come reporter, per scattare foto in un campeggio antimafia. Oggi, dopo 26 anni, rende noti scatti in parte inediti di quei momenti.
Alcune di quelle immagini Pollini le inviò ad un'agenzia, ma non è in grado di dire se siano state pubblicate. Il fotografo fece circa 100 scatti a Palermo, in via D'Amelio arrivò con il rullino quasi finito e riuscì a immortalare diversi momenti. Quel ricordo potrebbe rivivere con un'esposizione, anche se Pollini non ha ancora pensato a questa eventualità.
Mauro Torresi
Nel servizio, l'intervista a Marco Pollini
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