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Suleiman tra Keaton e Tati sembra Fo a Riccione

Riparte la rassegna riccionese d'autore al CINEPALACE in collaborazione con Terra e Sole dalle 20.30 cibo e cucina biologica a tema in una serata dedicata al cineasta 'girovago' Elia Suleiman

di Francesco Zingrillo
14 gen 2020
"Il Paradiso probabilmente"
"Il Paradiso probabilmente"

Via dalla Palestina ma dove!? In fuga o in viaggio... guerra, conflitti e stato di polizia, tra Israele e Territori la questione non riguarda soltanto la sicurezza ma la libertà. La storia di ES (Elia Suleiman) che scappa (probabilmente) vero il paradiso che non c'è perché la Palestina lo segue ovunque... Da Parigi a New York, casa è sempre casa: degli altri! Comico, delicato e sommesso, come solo SULEIMAN, novello Buster Keaton, sa fare nel ricordarci Jaques Tati (re della pantomima con Dario Fo anche al cinema). Spaesamento da stato d'assedio crescente per chi fugge da “Nazareth che è un ghetto...”: una frase incredibile in Occidente (post)cristiano. SULEIMAN non parla, in un cinema surreale e metafisico come quello (cugino e vicino) israeliano, conosce il senso biblico del SILENZIO non senza ironia nella leggerezza la LIBERTÀ, tra gli ulivi dell'ultima scena, la rivendica una donna.

fz


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