Il gusto di raccontare la vita ed il suo sapore, che ti rimane attaccato al palato. Paolo Rossi si trasforma sul palco in compagnia dei suoi saltimbanchi, 3 musicisti, “I virtusi del Carso”. Dice tante volte che la sua è commedia dell'arte. Nell' “Arlecchino”, che apre la stagione teatrale di Dogana, ispirato alle "Opinioni di un clown" di Böll ,finzione e autenticità si nascondo; l'una nell'altra, nei ricordi, 3 mogli, una clinica per non bere più e tre medici con vizi peggiori di chi devono curare, nelle considerazioni politiche, nel riso amaro della vita privata per le strade, tra la gente.
Satirico, politico, quotidiano, il canovaccio di Rossi e i suoi scivola, con le luci che si accendono in platea per fare "un auting collettivo"
Cosa c'è da dire?
Che c'era un ragazzo morto in carcere e restano, a chiedere giustizia ai sordi, una madre e una sorella, che la cultura e in crisi e allora "noi siamo disponibili per matrimoni, divorzi, battesimi e circoncisioni” e che la politica di sinistra ha cambiato volto. “Ho sognato e mi hanno chiesto di risognare” ha detto Rossi in un magico rito collettivo.
Valentina Antonioli
Satirico, politico, quotidiano, il canovaccio di Rossi e i suoi scivola, con le luci che si accendono in platea per fare "un auting collettivo"
Cosa c'è da dire?
Che c'era un ragazzo morto in carcere e restano, a chiedere giustizia ai sordi, una madre e una sorella, che la cultura e in crisi e allora "noi siamo disponibili per matrimoni, divorzi, battesimi e circoncisioni” e che la politica di sinistra ha cambiato volto. “Ho sognato e mi hanno chiesto di risognare” ha detto Rossi in un magico rito collettivo.
Valentina Antonioli
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