Mercoledì 5 marzo 2014 – ore 21.15 – al teatro Titano un attesissimo appuntamento con Sebastiano Lo Monaco, in un testo di Pietro Grasso, Per non morire di mafia.
L’attore siciliano porta in scena, un intenso monologo tratto dal libro autobiografico di Pietro Grasso, ex Procuratore nazionale antimafia ed ora Presidente del Senato della Repubblica Italiana.
Lo spettacolo, al quale il Presidente della Repubblica Italiana ha concesso il suo alto patronato, non è una semplice rappresentazione ma un ritratto, un’indagine emotiva, una discesa nel cuore del lucido pensiero di un uomo che ha dedicato e sta dedicando la sua vita alla lotta contro il crimine per il trionfo della legalità.
Quando comincia la nuova mafia? Come ha cambiato la vita della Sicilia e dell’Italia? Che cosa ci resta ancora da fare e da sperare per sconfiggerla? Sono solo alcuni degli interrogativi che il Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso si pone.
"Finché la mafia esiste bisogna parlarne, discuterne, reagire. Il silenzio è l'ossigeno grazie al quale i sistemi criminali si riorganizzano e la pericolosissima simbiosi di mafia, economia e potere si rafforza. I silenzi di oggi siamo destinati a pagarli duramente domani, con una mafia sempre più forte, con cittadini sempre meno liberi", afferma Grasso.
Se Falcone e Borsellino teorizzarono che per combattere la mafia è necessario conoscerla, l’ex Procuratore a propria volta impegnato da trent'anni contro la criminalità organizzata, aggiunge che oggi per contrastare la mafia è indispensabile avere la percezione esatta della sua pericolosità. Perciò, ripercorre le stagioni della guerra alla cupola siciliana in modo schietto, affrontando anche rapporti delicati: i legami tra mafia e politica, gli scontri all'interno della magistratura, le carenze legislative e di mezzi. Infine, Grasso affronta gli intrecci attuali con la 'ndrangheta e la camorra e traccia una mappa delle nuove mafie (cinesi, russe, albanesi, nigeriane, colombiane), individuando le strade e gli strumenti che ci permetteranno di non morire di mafia, di non sottometterci al suo potere. la mafia è ovunque, anche nella Capitale. Corrompe i burocrati, condiziona i politici, inquina la vita economica e sociale.
Grasso e Lo Monaco ce lo ricordano: la Sicilia, il Sud, non sono un altrove, sono dentro di noi, ci riguardano. E la lezione è tanto più credibile in quanto viene da due siciliani che non sono “indignati” di professione, e si sono tenuti a distanza di sicurezza dalla politica e dalle scorciatoie del magistrato o dell'artista engagé.
I biglietti sono in vendita da lunedì 3 marzo dalle ore 16.30 alle ore 20.00 presso la biglietteria del Teatro Titano, mentre sul sito www.sanmarinoteatro.sm sarà possibile acquistare oltre che per Per non morire di mafia anche i biglietti per i prossimi spettacoli della Stagione Teatrale al Teatro Titano.
L’attore siciliano porta in scena, un intenso monologo tratto dal libro autobiografico di Pietro Grasso, ex Procuratore nazionale antimafia ed ora Presidente del Senato della Repubblica Italiana.
Lo spettacolo, al quale il Presidente della Repubblica Italiana ha concesso il suo alto patronato, non è una semplice rappresentazione ma un ritratto, un’indagine emotiva, una discesa nel cuore del lucido pensiero di un uomo che ha dedicato e sta dedicando la sua vita alla lotta contro il crimine per il trionfo della legalità.
Quando comincia la nuova mafia? Come ha cambiato la vita della Sicilia e dell’Italia? Che cosa ci resta ancora da fare e da sperare per sconfiggerla? Sono solo alcuni degli interrogativi che il Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso si pone.
"Finché la mafia esiste bisogna parlarne, discuterne, reagire. Il silenzio è l'ossigeno grazie al quale i sistemi criminali si riorganizzano e la pericolosissima simbiosi di mafia, economia e potere si rafforza. I silenzi di oggi siamo destinati a pagarli duramente domani, con una mafia sempre più forte, con cittadini sempre meno liberi", afferma Grasso.
Se Falcone e Borsellino teorizzarono che per combattere la mafia è necessario conoscerla, l’ex Procuratore a propria volta impegnato da trent'anni contro la criminalità organizzata, aggiunge che oggi per contrastare la mafia è indispensabile avere la percezione esatta della sua pericolosità. Perciò, ripercorre le stagioni della guerra alla cupola siciliana in modo schietto, affrontando anche rapporti delicati: i legami tra mafia e politica, gli scontri all'interno della magistratura, le carenze legislative e di mezzi. Infine, Grasso affronta gli intrecci attuali con la 'ndrangheta e la camorra e traccia una mappa delle nuove mafie (cinesi, russe, albanesi, nigeriane, colombiane), individuando le strade e gli strumenti che ci permetteranno di non morire di mafia, di non sottometterci al suo potere. la mafia è ovunque, anche nella Capitale. Corrompe i burocrati, condiziona i politici, inquina la vita economica e sociale.
Grasso e Lo Monaco ce lo ricordano: la Sicilia, il Sud, non sono un altrove, sono dentro di noi, ci riguardano. E la lezione è tanto più credibile in quanto viene da due siciliani che non sono “indignati” di professione, e si sono tenuti a distanza di sicurezza dalla politica e dalle scorciatoie del magistrato o dell'artista engagé.
I biglietti sono in vendita da lunedì 3 marzo dalle ore 16.30 alle ore 20.00 presso la biglietteria del Teatro Titano, mentre sul sito www.sanmarinoteatro.sm sarà possibile acquistare oltre che per Per non morire di mafia anche i biglietti per i prossimi spettacoli della Stagione Teatrale al Teatro Titano.
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