Cinquantun anni e non sentirli. La “voce” - tra doverose virgolette - ancora quella pulita e profonda dei tempi che furono. Stiamo parlando di un pianoforte, ma non uno qualsiasi: un tre quarti di coda marchiato Grotrian Steinweg donato da Antonio De Curtis, per tutti Totò, alla Repubblica di San Marino per sdebitarsi – come fosse necessario farlo – dell'onorificenza di cui si fregiò nei primi anni '60: Grande Ufficiale del Magistero di Sant'Agata.
Da allora l'Odissea del pianoforte è iniziata, girovagando senza meta per San Marino, fino ad approdare dietro alle quinte del Teatro Titano, dove se ne ignorava l'altolocato lignaggio. E con un'opera di ricerca e testimonianze, ricordi e aneddoti, la storia è stata ricostruita, un po' come il suo corpo che difettava in una gamba.
Ieri sera poi, è tornato a percuotere le sue corde davanti alle massime istituzioni: i Capitani Reggenti Mularoni e Amici, il Segretario alla Cultura Morganti, delegati dell'Ambasciata di Stato. Nessuno è mancato alla serata dedicata ad un pianoforte molto particolare, in un Teatro Titano prestato a musica e immagini, tra cinema e note, tra spartiti e copioni. A Sara Jane Ghiotti e Roberto Stefanelli l'onore e l'onere di condividerci la scena. Tanti anni ha atteso, ma da oggi non dovrà più farlo: il pianoforte è infatti tornato a prendersi il palco, e se ancora si discute sulla sua giusta collocazione, una certezza c'è: continuerà a percuotere le sue corde per le generazioni future.
Luca Pelliccioni
Da allora l'Odissea del pianoforte è iniziata, girovagando senza meta per San Marino, fino ad approdare dietro alle quinte del Teatro Titano, dove se ne ignorava l'altolocato lignaggio. E con un'opera di ricerca e testimonianze, ricordi e aneddoti, la storia è stata ricostruita, un po' come il suo corpo che difettava in una gamba.
Ieri sera poi, è tornato a percuotere le sue corde davanti alle massime istituzioni: i Capitani Reggenti Mularoni e Amici, il Segretario alla Cultura Morganti, delegati dell'Ambasciata di Stato. Nessuno è mancato alla serata dedicata ad un pianoforte molto particolare, in un Teatro Titano prestato a musica e immagini, tra cinema e note, tra spartiti e copioni. A Sara Jane Ghiotti e Roberto Stefanelli l'onore e l'onere di condividerci la scena. Tanti anni ha atteso, ma da oggi non dovrà più farlo: il pianoforte è infatti tornato a prendersi il palco, e se ancora si discute sulla sua giusta collocazione, una certezza c'è: continuerà a percuotere le sue corde per le generazioni future.
Luca Pelliccioni
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