“Storia e anacronismi alieni”, dodicesima edizione del Simposio Mondiale sulle origini perdute della civiltà e gli anacronismi storico-archeologici. La manifestazione mira a far luce su una serie di curiosità storiche e di “stranezze” archeologiche che potrebbero dimostrarsi seri e precisi indizi dell’interazione della civiltà umana con presenze extraterrestri avanzate manifestatesi sulla Terra in un passato senza ricordo. Così, fra gli altri interventi, domani si parla con un Massimo Barbetta, citando Erodoto, della effettiva origine e funzione delle piramidi egizie, col fisico Clarbruno Vedruccio delle cosiddette “lampade di Dendera” tradenti conoscenze e tecnologie “impossibili” nell’Antico Egitto, col già traduttore dall’ebraico per le Edizioni San Paolo Mauro Biglino del vendicativo Jahvè biblico inteso come possibile e perdurante manifestazione di entità aliene divinizzate, con Michele Manher della realtà sottesa dalla prodigiosa distruzione di Sodoma e Gomorra, con Michele Proclamato delle simbologie senza tempo desumibili dall’odierno enigma dei “cerchi nel grano”, con Biagio Russo dei mitici Anunnaki delle più antiche tradizioni sumere resi famosi dal più noto Zecharia Sitchin e con Roberto Pinotti dei “Nephilim” veterotestamentari, i figli dei superni Angeli Caduti. Tutti contributi originali e di grande valore, indicanti come molte delle nostre certezze storiche ed archeologiche siano fatalmente destinate a lasciare il campo ad altre insospettate chiavi di lettura. La sera, sempre nel Teatro Titano, è prevista la proiezione di interessanti documentari sulle tematiche del Simposio.
v.a.
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