Il bestseller-memoir iraniano di Nafisi edito da Adelphi pubblicato in 32 lingue da 21 anni, viene sceneggiato dall'israeliano Rikis e girato interamente a Roma. La produzione è un sodalizio artistico che trascende il sopruso e la violenza della guerra. Una grande storia su sette donne che si incontrano per nutrirsi di prosa e poesia e per cambiare il loro mondo. Una docente universitaria infonde nelle sue allieve il potere della letteratura come cultura del cambiamento per l'emancipazione delle donne (cioè di tutti). Un'opera in 4 parti introdotte da fotografie e da altrettanti scrittori (Lolita/Nabokov) nell'arco dei 20 anni successivi alla rivoluzione khomeinista. “Enormi specchi sistemati nella speranza che riflettano ciò che non svanisce?!” - dice Nafisi citando il Nobel Czeslaw Milosz.