Piano strategico del turismo 2017-2022: presentato in Consiglio dei Ministri, sottolinea come nel 2016 siano stati oltre 60 milioni i visitatori dall'estero.
Nell'anno che sta per finire +4,3% di arrivi internazionali in Italia, con oltre 60 milioni di visitatori dall'estero.
Tra il 2001 e il 2015 sono saliti del 50% i dati degli arrivi complessivi sul territorio nazionale. Il 70% degli arrivi internazionali è di provenienza europea. Nel biennio 2016-2018 si prevede una crescita di oltre il 3% degli arrivi, soprattutto grazie al movimento extraeuropeo.
Il ministro Dario Franceschini, forte dei suoi numeri, propone così all'interno del governo il suo piano strategico del turismo, che delinea lo sviluppo del settore nei prossimi 6 anni, e che dovrà passare il vaglio di Camera e Senato per partire.
“Un documento di svolta – lo ha definito il ministro – che rafforza l'idea di Italia come museo diffuso e, proponendo anche nuove destinazioni, individua nel turismo, sostenibile e di qualità, uno strumento di policy per il benessere economico e sociale di tutti”.
In 100 pagine delineate le priorità per valorizzare un settore che vale 171 miliardi di euro, pari all'11,8% del Pil e al 12,8% dell'occupazione, attraverso 13 obiettivi specifici, 52 linee di intervento, racchiuse in 4 obiettivi fondamentali, che sono: diversificare l'offerta turistica, innovare il marketing del brand Italia, accrescere la competitività e migliorare la governance del settore.
Particolare attenzione alla diversificazione delle mete turistiche per indirizzare i flussi verso territori ricchi di potenzialità ancora inespresse, quali aree rurali, piccole e medie città d'arte, parchi naturali e marini.
Francesca Biliotti
Nell'anno che sta per finire +4,3% di arrivi internazionali in Italia, con oltre 60 milioni di visitatori dall'estero.
Tra il 2001 e il 2015 sono saliti del 50% i dati degli arrivi complessivi sul territorio nazionale. Il 70% degli arrivi internazionali è di provenienza europea. Nel biennio 2016-2018 si prevede una crescita di oltre il 3% degli arrivi, soprattutto grazie al movimento extraeuropeo.
Il ministro Dario Franceschini, forte dei suoi numeri, propone così all'interno del governo il suo piano strategico del turismo, che delinea lo sviluppo del settore nei prossimi 6 anni, e che dovrà passare il vaglio di Camera e Senato per partire.
“Un documento di svolta – lo ha definito il ministro – che rafforza l'idea di Italia come museo diffuso e, proponendo anche nuove destinazioni, individua nel turismo, sostenibile e di qualità, uno strumento di policy per il benessere economico e sociale di tutti”.
In 100 pagine delineate le priorità per valorizzare un settore che vale 171 miliardi di euro, pari all'11,8% del Pil e al 12,8% dell'occupazione, attraverso 13 obiettivi specifici, 52 linee di intervento, racchiuse in 4 obiettivi fondamentali, che sono: diversificare l'offerta turistica, innovare il marketing del brand Italia, accrescere la competitività e migliorare la governance del settore.
Particolare attenzione alla diversificazione delle mete turistiche per indirizzare i flussi verso territori ricchi di potenzialità ancora inespresse, quali aree rurali, piccole e medie città d'arte, parchi naturali e marini.
Francesca Biliotti
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