EO è il verso dell'asino (l'urlo) e anche l'esternazione onomatopeica dell'IO che lentamente diventa EGO per l'uomo. Un racconto di strada in una favola con gli occhi e le orecchie di un animale da soma (somaro) più umano delle persone che incontra nel giudicare gli altri (con lo sguardo). Un ritratto dell'essere poco umano sempre meno essere... in preda al malessere (apparenza) del declino. Omaggio di Skolimowski a Bresson, “la bestia” attraversa mezza Europa (unita?) nella geografia di vità, che porta ai confini dell'impero: l'Italia. Un film selvaggio alla Jodorowsky per l'ironia dell'allegoria finché a fine storia uno si sente un asino anche senza esserlo soltanto per il dubbio di sentirsi un uomo... anche per questo la storia è stata premiata come “animalista”.