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Un colpo di pistola a Rue de Bac. Quarant'anni fa moriva Romain Gary

2 dic 2020
credits: Neri Pozza Editore
credits: Neri Pozza Editore

Non so in quanti lo ricorderanno oggi ma esattamente quaranta anni fa uno dei più grandi scrittori francesi, eroe della Resistenza, diplomatico in Europa e negli Usa, si uccideva sparandosi alla tempia. Romain Gary aveva avuto una vita piena, cambiando nomi e lingue tre o quattro volte in tutta la sua esistenza. Non aveva nemmeno una goccia di sangue francese - il suo vero nome era Roman Kacew ed era lituano - ma è stato completamente francese per cultura, mentalità e per tutte quelle ragioni che ha raccontato nei suoi libri. 

Passando dal russo al polacco, dal francese all'inglese, Gary ha rappresentato quel XX secolo che non conosceva frontiere in letteratura e non solo. Fu l'unico autore francese a vincere per due volte il prestigiosissimo Goncourt, cosa peraltro impossibile per regolamento. Il secondo Goncourt lo vinse infatti con lo pseudonimo di Emil Ajar per uno dei libri più belli usciti negli ultimi cento anni. "La vita davanti a sé", in questi giorni ripreso dal cinema con Sofia Loren protagonista - dopo una prima edizione con Simone Signoret - è uno di quei libri che restano dentro e accompagnano.

E poi "Le radici del cielo", il primo Goncourt nel 1956, dove per la prima volta le tematiche ecologiste per la sopravvivenza dell'ambiente venivano portate al centro dell'attenzione, enunciate sotto forma di romanzo. Oppure "La promessa dell'alba", il più bel libro che si possa leggere, che abbia per protagonista una madre e forse un po' tutte le madri, con il colpo di scena finale che solo le donne possono avere già previsto mentre a noi uomini ci sorprende come un pugno allo stomaco. Gary esattamente quaranta anni fa andò a comprarsi una vestaglia rosso vermiglio per non sconvolgere chi lo avesse trovato con la vista del sangue e poi, nella sua casa parigina di 108 Rue de Bac, si sparò alla testa, stanco e come sempre deciso a decidere lui i suo destino. Restano i suoi libri che nessuna revolverata potrà mai cancellare.

cr


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