Opera prima di De Luigi che dirige, recitando, la sua commedia ironica di tono leggere ma non troppo (tipico fare del comico romagnolo) sulla coppia: figli o niente figli? Questo è il problema... Marco e Giulia felicemente senza bambini in casa guardano gli amici anche genitori con disgusto e pietà. Difficile oggi essere mamma e papà. Per un arcano sortilegio francamente inspiegabile la coppia “child-free” all'americana con amore e tanta 'dolce vita' si ritrovano 3 figli sull'uscio. 10, 9, 6 anni tutti insieme d'un sol colpo dentro casa. Coinquilini forzati cambieranno la loro vita a forza... (come succede a tanti neo genitori, d'altronde). Coniugi votati all'ansia. Per una pellicola nostrana che per incassi, dopo Natale, è stata seconda solo ad AVATAR, presentata in anteprima con successo e tanto affetto dallo stesso De Luigi proprio in multisala riminese, significa che le commediole all'italiana non sono tutte uguali. In fine, pensiamo ai film di Totò (o Zalone, oggi) durante la stagione felliniana e l'era pasoliniana, oltre al grande successo de LE OTTO MONTAGNE, vince sempre il pubblico pensante (e gaudente) che esce da Netflix, e di casa.