Il “Ballo” dell'inglese Graham, regia del suo assistente per 20 anni l'italiano Spirei, “è un gioco del destino e una follia” di due artisti capaci di mettere in scena il cambiamento sociale attraverso gli individui e i personaggi lirici. E' un GUSTAVO III che si muove in Svezia dalla edizione originale di Verdi per la prima romana del 1859 poi censurata e riambientata nella Boston coloniale. Mascheramenti e travestimenti del monarca fino alla più grande creazione artistica: la sua stessa morte. Libretto 'sevedese', quindi, in una operazione di partitura già tentata da Claudio Abbado a Bologna nel 1989, protagonista Pavarotti (qui re Gustavo e Piero Pretti). I media Rai hanno promosso festival e opera a Parma, Capitale della Cultura 2020+2021.
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Commento critico di JACOPO SPIREI Regista dell'allestimento