3 è III, il Riccardo di Gloucester, malvagio e simpatico al contempo, un omicida seriale secondo Romand (ergastolano francese oggi in libertà vigilata dopo 26 anni di carcere psichiatrico) da manicomio, appunto, che scambia la finzione con la vita ospedaliera. Una autentica reincarnazione di un mostro di cronaca nera letteraria. Un uomo si sveglia da un lungo torpore seduto su un simulacro di trono in ambiente verde acido da sala manicomiale con sedia a rotelle e specchio. Ma forse tutto è dentro la sua testa oppure no, è tragicamente vero e per di più ambiguo (anche per lo spettatore). La corona passa da una testa all'altra come una lama di ghigliottina si abbatte su tutti mentre una iniezione letale incombe: la sedazione-speranza... ultima. “il mio regno per un cavallo” è un istante prima della morte. La corona abbandonata sul palco inerte è la metafora dell'EUTANASIA!? (un diritto negato, secondo gli autori).
fz