Torna a due anni di distanza l'inaugurazione dell'anno accademico per l'Università di San Marino che nel 2020, causa pandemia, non si era potuta tenere. Alla presenza dei Capitani Reggenti e di accademici e rettori provenienti da tutta Italia e dall'estero, la cerimonia è stata aperta dal discorso del Magnifico Rettore Corrado Petrocelli: “Nonostante il covid e le difficoltà che abbiamo avuto e siamo riusciti a superare mi sembra che l'orizzonte sia per noi luminoso. Abbiamo rafforzato l'offerta formativa, siamo entrati nel 'Processo di Bologna' e adesso siamo nelle principali reti internazionali delle università. Intendiamo proseguire in questo senso e farlo secondo quella che è una nostra linea che è di comunità piena, con gli studenti che che ne fanno parte a pieno titolo. Ed è una linea di grande attenzione per il sociale, come abbiamo sempre fatto”. Petrocelli, nel descrivere attività e progetti, ha voluto ricordare Fausta Morganti, scomparsa lo scorso mese di febbraio, definita figura chiave per la nascita dell'Università di San Marino. Inderogabile, per il Magnifico Rettore, la riforma legislativa necessaria per rendere effettivamente autonomo l'ateneo sammarinese.
Riforma che il Segretario di Stato Andrea Belluzzi ha poco dopo elencato tra gli impegni urgenti così come un accordo con l'Italia in tema di Università. Prima della Lectio Magistralis conferito al Professor Andrea Riccardi il dottorato di ricerca 'Honoris causa' in scienze storiche, con motivazione letta dal professor Luciano Canfora. Riccardi, Fondatore della Comunità di Sant'Egidio, già ministro nel Governo Monti e professore di Storia Contemporanea, si è detto molto legato a San Marino fin dall'infanzia vissuta a Rimini. Nella Lectio Magistralis l'analisi storica e sociologa sulla diffusione della lingua italiana nel mondo, tema che gli sta a cuore anche quale Presidente della Società Dante Alighieri: “Il filo conduttore, dedicato a San Marino, della mia Lectio Magistralis è che esiste un mondo in italiano, che non è solo in Itali. E' a San Marino, è in Svizzera e in tante strade del mondo. Il mondo italiano è più grande della penisola stessa. E' un mondo che ama il vivere italiano. Questo nostro umanesimo, che è arte, storia, cultura, ma è anche saper vivere”.