E' cominciato tutto in un vecchio casolare, dove da bambino dipingeva su un muro con colori ricavati dalla natura. Nascosto tra gli ulivi del suo giardino, osservava il mondo e si lasciava ispirare. Giancarlo Frisoni, pittore e fotografo, è stato insignito del Premio Internazionale Rimini-Europa in the World. Il riconoscimento, assegnato con cadenza biennale, è dedicato ad artisti, poeti e autori che si sono distinti per il loro impegno nei vari settori. Frisoni cominciò con dipinti che riprendono scorci della Cappella Sistina. Dopo i 20 anni la metamorfosi, verso uno stile contemporaneo. Il filo conduttore è la terra e da lì vengono tutti i colori che usa per le sue tele. A fianco della pittura la fotografia, grazie alla quale l'artista racconta il mondo contadino in cui è cresciuto. Le immagini, immortalate in momenti di vita quotidiana sono esposte in una mostra permanente a Pisa. Al momento della sua inaugurazione, il critico d'arte Vittorio Sgarbi le ha definite non fotografie ma sculture.
"L'arte contemporanea per me - spiega Frisoni - consiste nell'esprimere le proprie emozioni su una tela. La mia arte ora sono dei racconti, dei viaggi di vita in cui entrare dentro".
E poi il legame con San Marino: "Ho sposato una donna sammarinese e ho lavorato sul Titano per 25 anni. Sono molto grato a San Marino perché lì ho fatto le prime mostre importanti: una nella pinacoteca di San Francesco e una nel castello di Borgo Maggiore".