Di fronte ad accademici sammarinesi ed esteri, istituzioni e studenti il rettore Corrado Petrocelli passa in rassegna gli obiettivi raggiunti negli anni e celebra lo sviluppo di un ateneo che vanta collaborazioni internazionali, nuovi corsi e una prospettiva di crescita. Al Kursaal è il giorno di apertura del nuovo anno accademico. Cerimonia alla quale hanno preso parte i capi di Stato e che è servita anche per fare un bilancio dell'attività universitaria.
Petrocelli, in un passaggio, ha ricordato la figura del prorettore e magistrato dirigente Lanfranco Ferroni, morto nel settembre scorso. Ma nel suo discorso il numero uno dell'Ateneo invia anche un chiaro messaggio alle istituzioni, chiedendo più aiuto a livello economico e maggiore autonomia per superare gli impedimenti burocratici. “Se vogliamo continuare a crescere - ha detto - abbiamo bisogno di sostegno”. Poi il desiderio di poter avere un nucleo di docenti stabili a San Marino e su cui contare.
Sfida raccolta dal segretario di Stato all'Istruzione, Marco Podeschi. Lo Stato deve dare a organizzazioni come l'Università la “capacità economica e operativa per crescere”, ha dichiarato Podeschi. Lo scorso anno gli iscritti sono stati 870, con 251 matricole. Quando Petrocelli entrò in carica, ricorda lui stesso, gli studenti erano 245. Le matricole del nuovo anno sono 336, ma il dato è ancora provvisorio.
Durante l'evento sono stati premiati gli studenti che si sono contraddistinti per progetti innovativi. Uno sguardo al futuro, quindi. Proprio di futuro ha parlato Patrizio Bianchi, assessore alla Scuola dell'Emilia Romagna, soffermandosi sul ruolo dell'educazione e ragionando sul cambiamento anche guardando all'intelligenza artificiale. Ospite d'onore il filologo e critico letterario Carlo Ossola, con una lectio magistralis intitolata “La Libertà dell'improbabile”. Tra i temi toccati, quello del pensiero libero, per capire quanto esso possa ancora essere esercitato oggi.
mt
Nel video, l'intervista al rettore dell'Università di San Marino, Corrado Petrocelli
Petrocelli, in un passaggio, ha ricordato la figura del prorettore e magistrato dirigente Lanfranco Ferroni, morto nel settembre scorso. Ma nel suo discorso il numero uno dell'Ateneo invia anche un chiaro messaggio alle istituzioni, chiedendo più aiuto a livello economico e maggiore autonomia per superare gli impedimenti burocratici. “Se vogliamo continuare a crescere - ha detto - abbiamo bisogno di sostegno”. Poi il desiderio di poter avere un nucleo di docenti stabili a San Marino e su cui contare.
Sfida raccolta dal segretario di Stato all'Istruzione, Marco Podeschi. Lo Stato deve dare a organizzazioni come l'Università la “capacità economica e operativa per crescere”, ha dichiarato Podeschi. Lo scorso anno gli iscritti sono stati 870, con 251 matricole. Quando Petrocelli entrò in carica, ricorda lui stesso, gli studenti erano 245. Le matricole del nuovo anno sono 336, ma il dato è ancora provvisorio.
Durante l'evento sono stati premiati gli studenti che si sono contraddistinti per progetti innovativi. Uno sguardo al futuro, quindi. Proprio di futuro ha parlato Patrizio Bianchi, assessore alla Scuola dell'Emilia Romagna, soffermandosi sul ruolo dell'educazione e ragionando sul cambiamento anche guardando all'intelligenza artificiale. Ospite d'onore il filologo e critico letterario Carlo Ossola, con una lectio magistralis intitolata “La Libertà dell'improbabile”. Tra i temi toccati, quello del pensiero libero, per capire quanto esso possa ancora essere esercitato oggi.
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Nel video, l'intervista al rettore dell'Università di San Marino, Corrado Petrocelli
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