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L'Università di San Marino guarda con fiducia al futuro

5 ott 2016
L'Università di San Marino guarda con fiducia al futuroL'Università di San Marino guarda con fiducia al futuro
L'Università di San Marino guarda con fiducia al futuro - Ieri l'inaugurazione dell'anno accademico: si riparte sotto i migliori auspici
'Una università di piccole dimensioni, ma che può eccellere, rincorrere originalità e qualità estreme'. Umberto Eco indicava così le prerogative dell'Università che alla fine degli anni '80 stava nascendo all'ombra del Titano. “Premesse alla base di questo Ateneo – ha sottolineato ieri il Rettore Corrado Petrocelli durante la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico – da ritenersi tuttora fondate”. Petrocelli passa in rassegna l'attività fiorente portata avanti dai vari dipartimenti, a due anni dall’approvazione della legge di riforma dell’Università che rifletteva una volontà di cambiamento precisa e ne ha rilanciato il ruolo nel segno della trasparenza e della lotta agli sprechi. Un quadro completato di un altro importante tassello: un direttore generale, Isabella Bizzocchi, con competenze manageriali utili ad una gestione accorta ed efficace del sistema universitario. Si punta dunque su qualità amministrativa e formativa in una piccola realtà universitaria che conta quasi 600 studenti e con un crescendo di iscrizioni. “Non vogliamo sfornare solo laureati, o comunque l'elite dei dirigenti – ha ricordato Petrocelli - ma formare cittadini responsabili e liberi”.
Tra le novità in cantiere, anche una scuola di radiofonia, con USMARADIO, la radio dell'Università, come sua diretta emanazione.
E poi naturalmente il design, che continua ad essere uno dei fiori all'occhiello. A dieci anni dall'apertura dei corsi di laurea, il direttore Michele Zannoni annuncia l'uscita del libro “DESIGN X” che raccoglie i contributi sul futuro della disciplina da parte di tutti i direttori e i docenti che si sono succeduti nel tempo.
Sullo sfondo la riflessione lanciata dalla Reggenza sull'opportunità di organizzare in Repubblica proprio una biennale di design industriale. Idea che piace anche a Donald Norman, fresco fresco di laurea honoris causa: "Una biennale di design sarebbe meravigliosa, ma deve essere studiata attentamente. Va creato un evento veramente speciale... sarei molto interessato”.

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