Una firma sofferta, arrivata dopo lunghe trattative e a tre anni dalla scadenza del precedente contratto. Le parti lo definiscono il “contratto della responsabilità”. Una responsabilità dimostrata anche dagli stessi lavoratori, che hanno accettato la bozza nelle loro assemblee. L’accordo prevede un salario variabile, e un aumento contrattuale complessivo del 5 per cento in tre anni; lo 0,50% nel 2009 anziché l’1,6% fissato al tavolo tripartito, il 3% per il 2008 e l’1,5% per il 2007. Una firma che arriva in un momento particolarmente difficile per il settore bancario, in un clima generale di incertezza. Soddisfazione è stata espressa anche dall’Anis e dall’Osla. L’Associazione degli Industriali ha un accordo di rappresentanza sindacale e di collaborazione con l’Abs, mentre l’Osla lo aveva precedentemente con Assobank, oggi confluita nell’unica associazione. L’Anis ne approfitta per sottolineare che il problema cruciale resta l’interscambio tra Italia e San Marino, e che servono risposte rapidissime, al massimo entro uno due giorni. Qualora da parte italiana non emergano concrete disponibilità verso le proposte sammarinesi, l’Assoindustria ritiene indispensabili atti straordinari e dirompenti. “La situazione - afferma - è giunta al limite, e il nostro Paese e tutte le imprese serie che vogliono continuare ad operare da San Marino non possono più aspettare”.
Sergio Barducci
Sergio Barducci
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