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Aeradria: società chiede un mese di tempo per evitare fallimento

24 ott 2013
Aeradria: società chiede un mese di tempo per evitare fallimentoAeradria: società chiede un mese di tempo per evitare fallimento
Aeradria: società chiede un mese di tempo per evitare fallimento - Aeradria chiede altri 30 giorni di tempo al tribunale di Rimini per tentare di evitare il fallimento...
Aeradria chiede altri 30 giorni di tempo al tribunale di Rimini per tentare di evitare il fallimento richiesto oggi in udienza fallimentare dalla Procura. Il nuovo avvocato della societa'' di gestione dell''aeroporto "Fellini", il milanese Giuseppe Lombardi, ha chiesto un nuovo termine per poter presentare emendamenti e modifiche al piano originario di concordato. Il collegio presieduto dal giudice Rossella Talia si e'' riservato alcuni giorni, pare ne possa servire anche una decina, per esprimere una decisione. Nel corso delle quattro ore d''udienza sono intervenute tutte le parti coinvolte. I legali di Aeradria hanno presentato una memoria di 60 pagine (piu'' allegati) con le controdeduzioni alla relazione del commissario giudiziale Renato Santini (sostiene la revoca del concordato) che Talia ha chiesto di illustrare e sulla quale ha fornito spiegazioni il direttore generale di Aeradria, Paolo Trapani (presente in udienza col neo presidente Maurizio Tucci). Il dg, fra l''altro, ha ricordato che le convenzioni per i voli russi- sempre piu'' il ''core business'' dello scalo- scadono a fine anno e che nel frattempo sono state perseguite nuove efficienze gestionali oltre al taglio di tutti i voli non sostenibili. Mentre da Aeradria fanno sapere che oggi non sono state presentate nel merito le integrazioni al piano industriale ma ci si e'' limitati a chiedere un nuovo termine, gli emendamenti al piano potranno riguardare nuove iniezioni di liquidita'' o una revisione (verso il basso) delle percentuali di soddisfacimento dei creditori, il tutto tenendo conto del nuovo accordo sul personale firmato ieri con i sindacati (poco meno di un milione di euro di risparmi a regime). Sta di fatto che emerge sempre piu'' lo scontro tra le tesi del commissario e quelle degli avvocati. Spiega Santini a margine dell''udienza (''monitorata'' fuori dal tribunale da un delegazione di dipendenti di Aeradria che hanno sfidato la pioggia): "Si e'' dibattuto sul tema dei debiti in prededuzione, se fossero sorti o meno. I numeri che aveva dato la societa'' erano numeri sbagliati, oggi hanno dato una versione corretta. Naturalmente se me li avessero dati prima... Io ho spiegato le ragioni che mi hanno fatto richiedere la revoca del concordato, che non si concentrano tanto sulla validita'' del piano industriale prospettato ma sul fatto che manchino riserve a servizio del concordato. Le riserve mancano ancora oggi". A questo punto, continua il professionista bolognese, "se la societa'' non stesse neanche in piedi nel medio-lungo termine, cosa che io non ho detto, sarebbe un disastro. Ma ammettendo anche che stesse in piedi- rimarca Santini- mancano delle risorse, i 5,3 milioni sono stati messi come aumento di capitale. Nella mia memoria ho scritto che questi mezzi finanziari a servizio erano insufficienti, e io credo lo siano ancora oggi. Se il tribunale non concedesse il nuovo termine? Il pm oggi ha sostenuto di nuovo il fallimento di Aeradria"
Al di la'' del contenzioso con Wind Jet, restano alcuni macro-capitoli di crediti commerciali esigui difficilmente esigibili, almeno secondo il commissario. Di tutt''altro avviso Aeradria, che non crede affatto di aver presentato numeri "sbagliati" ma, invece, ritiene siano errate le interpretazioni di Santini. In attesa del responso del collegio, il sostituto procuratore Gemma Gualdi ha richiesto oggi il fallimento criticando la gestione dell''ultimo decennio sostenendo, in buona sostanza, che gestire un aeroporto non e'' come gestire un negozio di caramelle. Restando sul fronte penale, questa mattina la Guardia di finanza ha interrogato in caserma Massimo Vannucci: difeso dall''avvocato Alessandro Catrani, l''albergatore, gia'' vice presidente di Aeradria, ha dovuto spiegare l''acquisizione del marchio Riminigo (di sua proprieta'' in passato) da parte di Air, una partecipata gia'' fallita della casa madre Aeradria. Nel mirino dei finanzieri restano gli ormai celebri contributi di co-marketing assegnati in passato alle compagnie per il pre-acquisto dei biglietti.

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