Nei giorni scorsi, l'annuncio della della ripresa dei voli, all'aeroporto 'Fellini' di Rimini, dal prossimo 4 marzo. Oggi un ostacolo inatteso: AiRiminum, la società che si è aggiudicata la gestione dello scalo romagnolo, comunica - in una nota - che ai propri dipendenti è stato negato l'accesso agli uffici occupati già da due settimane, in seguito all'accordo raggiunto con il curatore fallimentare. Quella che la società si trova a vivere, si legge nella nota, "è una situazione davvero kafkiana": le chiavi sono state richieste stamane da Paolo Trapani, già direttore generale della fallita Aeradria, che ha dichiarato di agire su richiesta di Maria Concetta Laudato, direttore di Enac-Emilia Romagna". A questo punto, in forse l'incontro di mercoledì tra i vertici della società e i sindacati. "Difficilmente potremo ragionare su scenari positivi - afferma Laura Fincato, presidente AiRiminum - visto che si continuano a sollevare le asticelle degli ostacoli che forse qualcuno vuol rendere insuperabili, a danno dell'economia di tutta la Riviera. Per prima cosa - aggiunge - mi rivolgerò al Prefetto: questi inspiegabili e continui stop-and-go stanno compromettendo l'obiettivo che la società si era prefigurata, quello di dare una pronta risposta alle istanze del territorio e della stessa Enac per una riapertura dell'aerostazione già ai primi di marzo".
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