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Aeroporto Fellini. Lombardi: "San Marino faccia la sua parte"

13 feb 2014
Aeroporto Fellini. Lombardi: "San Marino faccia la sua parte"
Aeroporto Fellini. Lombardi: "San Marino faccia la sua parte"
All''uscita del Titano dalla black list segua un suo nuovo impegno nell''aeroporto Fellini di Rimini. Questo l''auspicio che lancia in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Marco Lombardi, commentando la "buona notizia", anche per la Provincia di Rimini, arrivata nella serata di ieri da Roma, sulla fine definitiva del contenzioso tra Italia e San Marino. A beneficiarne potrebbero essere non solo i frontalieri, ma anche appunto lo scalo di Miramare, che, secondo "rigorosi studi" crea un "indotto di oltre 800 milioni di euro". Il Fellini, prosegue Lombardi, e'' a "un bivio, tra la conferma della sentenza di fallimento di Aeradria, con la necessita'' di un nuovo bando e la revoca del fallimento, con conseguente prosecuzione della gestione precedente come rinnovata dall''ingresso dei creditori nella compagine sociale". Secondo il consigliere regionale e'' dunque "determinante l''intervento pesante della Repubblica di San Marino" per salvare l''aeroporto. Infatti "se Rimini e'' stata inserita tra gli aeroporti di interesse nazionale lo si deve non solo al traffico passeggeri raggiunto ma soprattutto alla sua qualifica di aeroporto internazionale". Inoltre "solo una stretta relazione tra i vantaggi fiscali e le relazioni internazionali offerte da San Marino possono assicurare anche alla parte italiana dell''aeroporto quelle risorse che potrebbero mettere al sicuro anche tutta l''attivita'' turistica". Certo, prosegue Lombardi, serve un "impegno non solo simbolico del sistema sammarinese", ma spetta "ai partner riminesi ricostruire quel rapporto di fiducia e di stima reciproca che fino ad oggi e'' mancato". Fin qui invece le recenti amministrazioni riminesi hanno "preteso un impegno da San Marino senza riconoscergli la dignita'' che merita uno Stato, ma trattandolo alla stregua di uno dei tanti comuni che facevano parte della compagine sociale di Aeradria". Per questo Lombardi non si sente del tutto tranquillo. Il Titano offre "potenzialita'' enormi ed in mano ad un management qualificato potrebbero creare uno sviluppo inimmaginabile per il nostro territorio". Ma servono anche "nuovi interlocutori che non considerino piu'' l''aeroporto come ''cosa loro'' ma come un patrimonio di tutti e che sappiano trattare con uno Stato sovrano come si conviene".

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