E' il primo obiettivo: aeroporto internazionale quale punto di riferimento per il territorio, con un piano strategico che va così integrato e pianificato in parallelo a quello del territorio, dal turismo alla viabilità e i collegamenti, e la presenza di San Marino acquista rilevanza primaria. Non semplicemente un partner da coinvolgere, il Titano diviene vera e propria opportunità di rilancio per il Fellini. E' la stessa AirRiminum che ha presentato le linee strategiche di qui al 2019 a metterlo in evidenza, in una incontro alla presenza dei vertici della società, rappresentanti del Ministero dei Trasporti, il segretario di stato ai Trasporti Marco Arzilli. Ad attirare sono gli strumenti propri di uno Stato Sovrano, che rappresentano – spiega la società – una occasione unica per il panorama nazionale aeroportuale.
AirRiminum guarda avanti con un progetto ambizioso, forte degli Asset che la Riviera Romagnola già di per sé esprime, quale capitale del turismo: 110mila km di spiagge, numeri da capogiro legati all'industria dell'accoglienza, partendo dal dato del PIL 2013: 8 milioni di euro. Obiettivo 2019: nuove rotte e compagnie, in testa mercato russo e nordeuropeo. Puntare su traffico congressuale e fieristico, insieme al rilancio del cargo. Attenzione anche al riposizionamento dell'offerta commerciale, sia dal lato del layout – con l'avvio lavori nel 2016 per il nuovo terminal – sia per la rivisitazione dei flussi aeroportuali, come per tutte le attività definite non-aviation, dall'intrattenimento alle manifestazioni culturali. Definita la struttura societaria: con la trasformazione, entro maggio 2015, in SPA per un capitale sociale deliberato, per novembre 2016, di 12 milioni di euro.
AirRiminum guarda avanti con un progetto ambizioso, forte degli Asset che la Riviera Romagnola già di per sé esprime, quale capitale del turismo: 110mila km di spiagge, numeri da capogiro legati all'industria dell'accoglienza, partendo dal dato del PIL 2013: 8 milioni di euro. Obiettivo 2019: nuove rotte e compagnie, in testa mercato russo e nordeuropeo. Puntare su traffico congressuale e fieristico, insieme al rilancio del cargo. Attenzione anche al riposizionamento dell'offerta commerciale, sia dal lato del layout – con l'avvio lavori nel 2016 per il nuovo terminal – sia per la rivisitazione dei flussi aeroportuali, come per tutte le attività definite non-aviation, dall'intrattenimento alle manifestazioni culturali. Definita la struttura societaria: con la trasformazione, entro maggio 2015, in SPA per un capitale sociale deliberato, per novembre 2016, di 12 milioni di euro.
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