Le aziende sammarinesi in odore di espansione sono diverse, circa una ventina, se si contano anche quelle minori, per le quali però lo spazio disponibile non costituisce un problema.
5, invece, sono quelle di grandi dimensioni, che necessitano di ampie aree e per le quali l’Associazione degli industriali ha fatto le debite segnalazioni al Governo.
La più imponente è il Laboratorio Chimico Sammarinese, 200 dipendenti, con sede a Fateano. I locali dello stabilimento non bastano più, urge una soluzione per il magazzino. Individuata una soluzione per la cessione di un terreno di proprietà dello Stato nella zona industriale di Cà Chiavello oppure, in subordine, un’altra area già individuata sempre a Fateano.
Altro stabilimento in predicato per l’espansione: l’Alluminio Sammarinese, 125 dipendenti, sede nella zona produttiva della Ciarulla, nel Castello di Serravalle. In questo caso serve un maggiore spazio per l’attività logistica. Pronta una soluzione che andrà presto ufficializzata.
Sempre nell’area della Ciarulla si trova la Ala Modular, 80 dipendenti, azienda specializzata nel settore degli arredamenti e della cucine. Anche in questo caso la necessità è quella di un allargamento dello spazio logistico. Si è raggiunto un protocollo d’intesa per il quale però si dovrà procedere ad una variante del Piano regolatore generale. Tempi dunque piuttosto lunghi.
Più semplice il caso della Erba Vita di Chiesanuova, azienda sammarinese da 25 anni attiva nel settore dell'erboristeria e della fitoterapia.
Per l’allargamento della sede attuale servirà una variante di piano particolareggiato, se ne stanno occupando gli uffici competenti.
Infine la Manifatture di San Marino, 50 dipendenti, sede a Dogana, località Ponte Melini, che ha avanzato una richiesta di ampliamento. La soluzione sembra a portata di mano e grossi problemi non sussisterebbero.
Il comparto industriale della Repubblica, che rappresenta una percentuale considerevole delle 5.500 imprese presenti sul Titano, dimostra una dinamicità apprezzabile.
Le aziende di questo settore costituiscono l’ossatura del sistema economico sammarinese, producono l’80 per cento del fatturato, il 42 per cento del prodotto interno lordo. "Una realtà verso la quale il Governo conferma l’obiettivo di un consolidamento e di un incremento della competitività, senza trascurare – spiega l’esecutivo – altri settori che stanno dimostrando una notevole vivacità, come quello bancario e finanziario, in forte crescita o quello turistico e commerciale, per il quale si intende proseguire nell’impegno assunto per un suo rilancio".
5, invece, sono quelle di grandi dimensioni, che necessitano di ampie aree e per le quali l’Associazione degli industriali ha fatto le debite segnalazioni al Governo.
La più imponente è il Laboratorio Chimico Sammarinese, 200 dipendenti, con sede a Fateano. I locali dello stabilimento non bastano più, urge una soluzione per il magazzino. Individuata una soluzione per la cessione di un terreno di proprietà dello Stato nella zona industriale di Cà Chiavello oppure, in subordine, un’altra area già individuata sempre a Fateano.
Altro stabilimento in predicato per l’espansione: l’Alluminio Sammarinese, 125 dipendenti, sede nella zona produttiva della Ciarulla, nel Castello di Serravalle. In questo caso serve un maggiore spazio per l’attività logistica. Pronta una soluzione che andrà presto ufficializzata.
Sempre nell’area della Ciarulla si trova la Ala Modular, 80 dipendenti, azienda specializzata nel settore degli arredamenti e della cucine. Anche in questo caso la necessità è quella di un allargamento dello spazio logistico. Si è raggiunto un protocollo d’intesa per il quale però si dovrà procedere ad una variante del Piano regolatore generale. Tempi dunque piuttosto lunghi.
Più semplice il caso della Erba Vita di Chiesanuova, azienda sammarinese da 25 anni attiva nel settore dell'erboristeria e della fitoterapia.
Per l’allargamento della sede attuale servirà una variante di piano particolareggiato, se ne stanno occupando gli uffici competenti.
Infine la Manifatture di San Marino, 50 dipendenti, sede a Dogana, località Ponte Melini, che ha avanzato una richiesta di ampliamento. La soluzione sembra a portata di mano e grossi problemi non sussisterebbero.
Il comparto industriale della Repubblica, che rappresenta una percentuale considerevole delle 5.500 imprese presenti sul Titano, dimostra una dinamicità apprezzabile.
Le aziende di questo settore costituiscono l’ossatura del sistema economico sammarinese, producono l’80 per cento del fatturato, il 42 per cento del prodotto interno lordo. "Una realtà verso la quale il Governo conferma l’obiettivo di un consolidamento e di un incremento della competitività, senza trascurare – spiega l’esecutivo – altri settori che stanno dimostrando una notevole vivacità, come quello bancario e finanziario, in forte crescita o quello turistico e commerciale, per il quale si intende proseguire nell’impegno assunto per un suo rilancio".
Riproduzione riservata ©
