Nulla di fatto. Anche questo incontro tra Anis e sindacati per arrivare alla firma del contratto collettivo del settore privato è solo interlocutorio. Il monito dell’ultimo confronto era “vietato rinviare ancora” ma così non è andata. “Non ci sono ancora posizioni ma solo ragionamenti - precisa Carlo Giorgi, segretario Anis - l’aspetto rilevante è che si va avanti con sensibilità comuni”. L’Assoindustria, non firmò l’intesa nel 2008 e decise di applicare aumenti unilateralmente. Da allora i rapporti sono sempre stati tesi, soprattutto con la CSdL. Lo scontro è sulla flessibilità e sull’orario di lavoro, ma anche sull’ipotesi di ridurre le festività. “Anche oggi troppi tatticismi – ha sottolineato Giuliano Tamagnini, segretario CSdL. La discussione non è ancora incentrata sui nodi. La sfida è quella di ritrovare un clima sereno, di evitare lo scontro sociale, di cercare insieme soluzioni adeguate.
Valentina Antonioli
Valentina Antonioli
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