L'ANIS dice no alla discrezionalità della politica. Non può crescere – sottolinea l'associazione in una nota – un Paese in cui la classe politica tiene stretto il potere decisionale su qualsiasi materia e a ogni livello. Dalla concessione delle licenze, all'assegnazione delle residenze; dalla revoca delle società e alle assunzioni nella pubblica amministrazione. Non può crescere – continua la nota – un Paese dove ogni singolo ente ha proprie regole per l'assegnazione degli appalti pubblici, un meccanismo perverso – lo defisce l'ANIS – che gli organismi internazionali hanno già chiesto al Titano di risolvere una volta per tutte, perché lì si annida il rischio corruzione. Lo Stato, per gli industriali, a San Marino è sin troppo presente. Questo pregiudica inevitabilmente gli ambiti operativi, in netto e chiaro contrasto con quanto avviene nei paesi avanzati. Occorre ispirarsi a modelli più efficienti, regole certe, provvedimenti che abbiano alla base parametri prestabiliti a cui fare riferimento. Solo così – conclude l'ANIS – si può giungere a garantire un vero stato di diritto.
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