“Dispiace assistere al protrarsi di questa strategia volta al continuo stravolgimento della realtà sulla Camera di Commercio Spa”. Così Anis torna sulla questione dopo “il susseguirsi di commenti – scrive - sulla recente sentenza del Collegio Garante che ha giudicato illegittima l’azione del Governo nei confronti dei Soci privati dell'ente”. Gli Industriali ritengono che “non si possa dire che «chi mette i soldi decide», facendo credere che il trasferimento annuale da parte dello Stato – ora di 130mila su un bilancio di oltre 500 mila euro – sia una prerogativa del Governo di turno, come se gestisse risorse proprie. Risorse che invece sono della collettività, - precisano - quindi anche delle imprese e dei lavoratori del settore privato”. Secondo Anis infine la Camera di Commercio, in quanto strumento delle imprese e per le imprese, dovrebbe sostenersi con servizi propri e risorse provenienti direttamente dalla tassa di licenza che versano appunto gli operatori economici. Solo dandole le ‘gambe’ solide, - conclude l'Assoindustria - potrà svolgere la sua funzione, essenziale per il sistema, di promozione e sviluppo”.
Anis: "Dovrebbe sostenersi con risorse proprie e tassa di licenza"
20 nov 2019
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