Ieri una delegazione dell’Associazione Nazionale Industria San Marino, guidata dal Presidente Emanuel Colombini e dal Segretario Generale Carlo Giorgi, ha incontrato i capigruppo consiliari e i rappresentanti dei partiti e dei movimenti politici sammarinesi. Un incontro chiesto dall’ANIS per stimolare una “scossa” di fronte allo stallo di questo ultimo periodo. Partendo dall’analisi dell’attuale contesto, ANIS ha chiesto alla politica tutta di rimboccarsi le maniche. “La situazione economica – ha sottolineato il Presidente Colombini – resta difficile: la recessione continua a colpire le imprese e all’orizzonte non appaiono segnali di ripresa”. Per questo gli Industriali hanno rimarcato l’importanza di sbloccare iniziative politiche importanti.
In primis, ANIS ha chiesto di dare nuova linfa al tavolo per lo sviluppo, unico strumento in grado di produrre risultati concreti in tempi rapidi in quanto tutte le parti sono chiamate a dialogare e a
collaborare. Partito ad inizio 2013 come ‘progetto permanente’ dopo aver prodotto i primi, parziali risultati, è stato inspiegabilmente accantonato. Alla politica ANIS ha chiesto coesione e una dimostrazione di coraggio e concretezza, per scelte difficili ma fondamentali per evitare il declino del Paese. In particolare è stata evidenziata la necessità di portare a termine le annunciate riforme, a partire da quella tributaria che va affiancata
all’introduzione dell’IVA e a seguire quella del mercato del lavoro. È altrettanto indispensabile lavorare sui interventi per raggiungere il pareggio di bilancio, riducendo la spesa pubblica con interventi decisi e seri. Senza dimenticare la grande urgenza di tutto il sistema economico del paese, ovvero l’uscita dalla black list. Capigruppo e delegati di partiti e movimenti hanno ascoltato con attenzione le parole degli Industriali, condividendo la gravità della situazione e la necessità di intervenire tempestivamente.
L’auspicio è che ora, finalmente, si passi dalle parole ai fatti. A quella “politica del fare” che l’ANIS invoca da tempo.
In primis, ANIS ha chiesto di dare nuova linfa al tavolo per lo sviluppo, unico strumento in grado di produrre risultati concreti in tempi rapidi in quanto tutte le parti sono chiamate a dialogare e a
collaborare. Partito ad inizio 2013 come ‘progetto permanente’ dopo aver prodotto i primi, parziali risultati, è stato inspiegabilmente accantonato. Alla politica ANIS ha chiesto coesione e una dimostrazione di coraggio e concretezza, per scelte difficili ma fondamentali per evitare il declino del Paese. In particolare è stata evidenziata la necessità di portare a termine le annunciate riforme, a partire da quella tributaria che va affiancata
all’introduzione dell’IVA e a seguire quella del mercato del lavoro. È altrettanto indispensabile lavorare sui interventi per raggiungere il pareggio di bilancio, riducendo la spesa pubblica con interventi decisi e seri. Senza dimenticare la grande urgenza di tutto il sistema economico del paese, ovvero l’uscita dalla black list. Capigruppo e delegati di partiti e movimenti hanno ascoltato con attenzione le parole degli Industriali, condividendo la gravità della situazione e la necessità di intervenire tempestivamente.
L’auspicio è che ora, finalmente, si passi dalle parole ai fatti. A quella “politica del fare” che l’ANIS invoca da tempo.
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